Halloween ed il marketing

Halloween è una festa di tradizione anglosassone che ormai coinvolge tutti noi. In realtà come la conosciamo noi, così goliardica, è arrivata molto tardi. Interessante però è scoprire le origini di questa festa perchè ormai è diventata un eccezionale appuntamento per il marketing e la comunicazione. Piccoli e grandi brand, anche i più lontani da tutto ciò che Halloween porta con sé, si sono cimentati in tali iniziative. 

Il termine è di origine scozzese, All Hallows’ Eve, letteralmente vigilia di Ognissanti. Con Halloween inizia l’osservanza dell’anno liturgico dedicato alla memoria dei morti. Si riscontrano le prime celebrazioni nell’Alto Medioevo in Paesi nordici storicamente cattolici come l’Irlanda e l’Inghilterra. Solo con il tempo i riti e le usanze si sono evoluti includendo l’immancabile dolcetto o scherzetto, fare giochi di riti divinazione e scherzi, visitare attrazioni infestate e tutto ciò che riguarda l’orrore.

Halloween, le origini
Halloween, le origini

Molto interessante scoprire anche le evoluzioni di casa nostra: la ricorrenza è festeggiata tradizionalmente in Sicilia e Sardegna, dove sono famosi i “dolci dei morti”. Fino al XV secolo addirittura, in alcune zone d’Italia era tradizione per le famiglie lasciare un pasto fuori per gli spiriti degli antenati prima di partire per le funzioni religiose. La sera di Ognissanti inoltre i sagrestani delle chiese di Nuoro con un campanello e delle bisacce picchiavano quasi a ogni porta del paese, chiedendo il mortu-mortu, e venivano loro dati i papassinos, pane, frutta secca, mandorle e noci. 

Halloween e il marketing

Le occasioni per le aziende di intraprendere strategie sensazionali in questa occasione sono perfette; ti lasciamo un link per farti vedere cosa possiamo fare per te: https://docety.marketing/analisi-gratuita/

Sacro e profano nel tempo si sono intrecciati, quasi fino a fondersi. Anzi, ad esser sinceri il 31 è ormai un giorno a forte tinte non religiose, che invece riprende forza nei due giorni a seguire. E proprio in questa linea sottile è riuscito ad infilarsi il mondo del marketing e sinceramente tanti lavori sono clamorosi successi. Belli, divertenti, a tema, ironici, perfino c’è chi è riuscito a spingere giuste cause anche in questo momento. 

Halloween e il marketing

Ecco quelli che meritano attenzioni e menzioni speciali. Iniziamo da Mcdonald’s vs Burger king. Potremmo partire con questo titolo per chiarire già la portata dell’operazione. Ai nostri occhi è solo godurioso leggere tale scontro fra titani. 

Le campagne di Halloween: come fare marketing

Partiamo dalla campagna basata sulle patatine fritte di Dracula del McDonald’s. La vera chiave di lettura di tale idea è la semplicità ed il gioco fra la festa, il brand ed il conte. Il Ketchup – sangue – fa da trait d’union nell’immagine, in cui da una porzione capovolta fanno capolino solo due patatine a rappresentare i canini di dracula. La risposta di Burger king è più piccante – per restare in tema culinario – introducendo un altro punto, per noi del settore fondamentale, il gioco degli hastag: #scaryclownnight. Noi siamo solo degli umili narratori, quindi non facciamo tifo per nessuno dei due, ma è nettamente una della campagne a tema più geniali in assoluto. Burger King ha usato lo slogan “Vieni come un clown, mangia come un re” per ironizzare su McDonald’s; l’hashtag doveva incoraggiare i clienti a venire vestiti da clown spaventosi e ricevere hamburger gratuiti. 

Continuiamo il nostro giro del mondo tornando in Europa e rendendo onore ad un brand nato in uno dei paesi dove secoli fa nacque Halloween: la Guinness irandese. Come poteva una birra promuoversi in modo alternativo ed innovativo? Facile, con il mondo dell’oggettistica. Una volta decise di regalare un’ombra – sottobicchiere – spettrale con ogni birra ordinata. Il risultato? La curiosità ha spinto le vendite, e il gadget era talmente originale che i clienti li portavano a casa alla fine della notte. L’idea era replicare, con enorme successo, l’iniziativa della festa di San Patrizio in cui venivano regalati maxi cappelli dalle verdi falde.

Fare marketing sempre

Allora perchè è giusto sfruttare una festa così particolare per fare marketing? Potreste pensare: “in fondo si tratta di sole poche ore di evento” , oppure “beh è una festa troppo anglofona per riscuotere successo altrove” ed infine: “il mio prodotto non fa nulla di spaventoso”. Ecco gli esempi prima citati ci hanno già dato una risposta, in fondo un panino non è ne pauroso né scherzoso, eppure…

Eppure sono tanti i brand che si sono lanciati in tali operazioni e in apparenza nulla hanno a che fare con la festività: Pizza Hut, Oreo o M&M’s. 

Allora quale è il vero motivo che spinge le aziende a investire in tutto ciò? Sono operazioni che generano: 

  • Engagement, coinvolgimento e partecipazione del consumatore 
  • Advocacy, sostegno da parta di un soggetto o un gruppo 
  • WOM, Word Of Mouth, ossia il passaparola e il far parlare di sé.

Ma ancora, la strategia a monte è incentrata sulla stimolazione del ricordo nel cliente, l’ aumento della notorietà sia a livello di brand che a livello corporate con l’obiettivo finale di raggiungere benefici economici. L’esempio prima citato di Burger King ha generato un incremento clamoroso delle vendite.

Ancora non sei convinto? Testa e condividi qualche post sui social media, crea offerte speciali o qualcosa di simile; è sempre una festa sinonimo di divertimento, e il divertimento si sa, aiuta ad aumentare le vendite. Pensi sia solo uno scherzetto? Segui e i nostri consigli e informarci sui risultati raggiunti. 

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