Facebook, la crisi di un colosso?

Facebook, la crisi di un colosso?

Nell’ultimo periodo una domanda aleggia nelle nostre teste, Facebook cosa ti sta succedendo? Stai perdendo interesse? Stai entrando in crisi? Per fugare ogni dubbio su cosa realmente sta avvenendo, facciamo un piccolo passo indietro.

Siamo ad Harvard, una delle più prestigiose università statunitensi. Un gruppo di amici capeggiati dall’allora sconosciutissimo Mark Zuckerberg, Il 4 febbraio del 2004 apre The Facebook, una rete gratuita a scopo universitario. Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, gli altri fondatori, mai avrebbero immaginato che nelle prime 4 ore di attività, le foto presenti avrebbero ricevuto 22.000 click. Immaginate che l’intera popolazione di una medio/piccola cittadina italiana abbia interagito con quelle foto nell’arco di 240 minuti. Prima ovvia conseguenza il sovraccarico dei server dell’università. 

Quello che quel gruppo di amici non potevano neanche lontanamente immaginare è che in quelle poche ore il mondo stava completamente cambiando: passano sole poche settimane e  Facebook apre a tutti gli studenti universitari di Stati Uniti e Canada, mentre nel giro di tre anni, le proprietà di colossi quali Pay pal e Microsoft entrano nella società Facebook Inc.

Ma cos’è Facebook?

Questa domanda posta nel 2022 potrebbe essere ritenuta quasi sciocca, ma invece è la risposta che ci deve far riflettere; con Facebook nasce il mondo del social network, una delle invenzioni dell’era moderna che ha modificato le nostre vite in maniera più drastica e radicale.

Sono in viaggio in treno, come occupo il mio tempo? guardo Facebook; sono in coda alle poste cosa faccio? guardo Facebook; voglio cercare la mia prima fidanzatina delle scuole medie, come la trovo? guardo Facebook. Tre esempi semplici ma efficaci. 

Come recitava una vecchia pubblicità: per tutto il resto c’è Mastercard, oggi invece potremmo tranquillamente affermare per tutto c’è Facebook. 

E tu sei iscritto su Facebook? Sono abbastanza sicuro che la risposta è affermativa, soprattutto se hai un’età compresa fra i 30 e i 50 anni. Ma perchè ho volutamente sottolineato tale fascia d’età? ecco che i dubbi posti all’inizio dell’articolo ci tornano in mente.  Una prima banale analisi verrebbe da far pensare ad un semplice calo fisiologico: è un prodotto nato ormai quasi 20 anni fa, quante cose utilizziamo o semplicemente riusciamo a conservare per tutto questo periodo? Forse pochissime, ma Facebook non è una cosa, è molto, molto di più.

Innanzitutto quando è nato Facebook l’accesso ad internet era ancora limitato, dalla tecnologia, dai costi, dai dispositivi o semplicemente dalla conoscenza del mezzo. Quindi c’è tutta una fascia di popolazione che è cresciuta con il social stesso, il 20enne di allora si trovava di fronte ad un qualcosa di meravigliosamente innovativo al quale si affezionava giorno dopo giorno.

Oggi invece l’accesso ad internet è quasi illimitato e l’utente ha un età variabile dai 13 ai 70; inoltre il mondo dei social è esploso con tante piattaforme differenti. Azzardiamo una previsione, Facebook farà la fine di Nokia, Siemens, Blockbuster? Direi proprio di no, ma la situazione è da tenere sotto controllo.

Chi utilizza Facebook

I dati più aggiornati, parlano di 2,9 miliardi di utenti attivi mensilmente, pari al 36% della popolazione globale, in Italia la percentuale sale al 61% con ben 35,9 milioni di utenti. Semplicemente è l’ età media che inizia ad alzarsi. Nel frattempo però leggiamo, un +56% sugli investimenti pubblicitari e che 1 persona su 2 usa il social per informarsi. Beh direi niente male per un prodotto che qualcuno ritiene in crisi.

Quindi la vera analisi da fare per smorzare inutili allarmismi è semplicemente che ha perso un pò terreno con i teenager. La nostra generazione è nata digitalmente con Facebook, i teen con un’ esplosione di social. Prendiamo il mercato americano, per fare un esempio con numeri importanti: solo il 51% delle persone tra i 13 e i 17 anni usa Facebook; l’85% si trova su YouTube, il 72% su Instagram e il 69% su Snapchat. Il dato viene ampiamente bilanciato dagli over 65 che stanno crescendo anno per anno.
Ed allora, Facebook è realmente in crisi? Assolutamente no, come siamo cambiati noi nella vita off line e on line è cambiato il social. Siamo tutti cresciuti nell’utilizzo dello strumento e la piattaforma non ha fatto altro che venirci dietro. Per questo investire sul primogenito del gruppo Meta, può garantire ottimi risultati. Bisogna solo saper leggere i cambiamenti in atto.

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